Il suo tratto distintivo è il legame con il territorio, talmente forte da spingerla a resistere ai tanti fondi e investitori internazionali che da tempo la corteggiano. “Realtà familiari italiane come la nostra devono credere nella propria identità”, spiega l’ad Anna Munari, “Tecnosystemi è la dimostrazione che mantenersi fedeli alle proprie radici e al made in Italy è la chiave per il successo”. Proprio per la sua scelta di fare dell’indipendenza una bandiera, l’azienda di Vittorio Veneto, nel trevigiano, rappresenta un unicum europeo. Il suo carattere familiare è accentuato da una governance che vede Giorgio Rigoni, marito di Anna Munari, nel ruolo di presidente e responsabile dell’area Ricerca & Sviluppo e Federica Rigoni, seconda generazione nel ruolo di Direzione Legale e Operation.
Pur protesa verso il mercato internazionale, l’azienda è rimasta In stretta connessione con la propria comunità di riferimento, ponendo la responsabilità sociale al centro di un percorso che l’ha vista diventare Società Benefit nel 2021 e abbinare all’eccellenza dei prodotti l’attenzione alla sostenibilità, che ha visto due linee ottenere la certificazione EPD per l’etichettatura ambientale delle linee produttive core business dell’azienda. “Il nostro è un impegno costante, non seguiamo gli umori delle mode passeggere”, spiega l’ad, in prima linea anche nel promuovere iniziative di welfare aziendale molto apprezzate dai dipendenti, dal bonus di 1.000 euro per le spese familiari, fino ai programmi di prevenzione e screening sanitario. “Alle nostre persone chiediamo il massimo e quindi vogliamo ripagarle allo stesso modo”, prosegue Munari, la quale aggiunge che nel processo di recruiting la condivisione dei valori conta almeno quanto la qualifica professionale: “Il senso di appartenenza è fondamentale, per percorrere insieme una lunga strada”.